Amadeus perché lascia la Rai: tutte le pressioni ricevute a Sanremo

Aveva messo le mani avanti al termine del 74esimo Festival, l’addio annunciato in conferenza stampa. Il conduttore ora è pronto a traslocare.

Amadeus non rinnoverà con la Rai, una decisione maturata negli ultimi giorni, dopo attente riflessioni. Il conduttore aveva dichiarato a più riprese di voler lasciare il timone del Festival di Sanremo, al termine della quinta edizione consecutiva da direttore artistico. Ma in pochi avrebbero scommesso su un cambio di casacca. Pare che l’offerta avanzata dal gruppo Discovery lo abbia convinto a rifiutare quella arrivata da Viale Mazzini.

Sul piatto, come svelato da Dagospia, è stato messa l’intera gestione dell’intrattenimento su NOVE. Un’occasione imperdibile per il presentatore che da tempo cercava nuove avventure. In conferenza stampa a marzo, conclusa la kermesse, aveva sottolineato questo aspetto: “Mi devo fermare, ho bisogno di nuove sfide. Voglio mettermi alla prova”. E così è stato accontentato ma dietro l’uscita di scena ci sarebbero ragioni ben più profonde.

Amadeus, addio alla Rai: troppe pressioni per il conduttore

Un’analisi dettagliata dell’addio di Amadeus alla Rai, che si sta consumando proprio in questi giorni, è stata fatta dal Corriere della Sera. Nonostante i risultati incredibili ottenuti alla guida del Festival di Sanremo – tra ascolti record e incassi monstre –, la Rai non lo avrebbe premiato con un progetto allettante, anzi. Il presentatore si sarebbe aspettato maggiore indipendenza, si è visto invece alle prese con maggiori pressioni e imposizioni.

I vertici di Viale Mazzini, ad esempio, gli avrebbero chiesto di includere all’interno delle sue trasmissioni artisti come Mogol e Povia, per via della loro ‘vicinanza’ ad alcuni partiti. E tra l’altro, ad Ama sarebbe stato anche proposto di organizzare un pranzo con il collega Pino Insegno, ma a quanto pare non si sarebbe mai piegato al volere dell’emittente.

Per quanto riguarda il contratto invece, la data di scadenza è fissata per il prossimo agosto e la Rai ha fatto di tutto per strappare un sì dalle sue labbra, con una certa urgenza per giunta. Alla fine però l’offerta del gruppo Discovery che gli permetterà di mettere nelle mani l’intera gestione del comparto intrattenimento sul NOVE era davvero irrinunciabile, sia dal punto di vista economico sia da quello dell’autonomia professionale.